sabato 30 aprile 2011

Allibito



Questa scena cui ho assistito è davvero terrificante. Secondo il relatore Chernobyl è una colossale mistificazione. Ascoltate bene le sue parole e meditate; è un professore universitario !

sabato 23 aprile 2011

Assignment 6: Pubmed, prime impressioni.

   Con l'assignment 6 ci viene rivelato uno strumento di lavoro utilissimo. Si chiama Pubmed: un enorme database bibliografico che raccoglie milioni di articoli di letteratura scientifica. Inizio la navigazione e il primo effetto non è gradevole. Mi sento smarrito in un mare di informazioni e non so come orientarmi. Lo smarrimento si tramuta presto in frustazione. Qualsiasi parola inserisca i risultati sono decisamente troppi. La prima cosa da fare è dunque imparare a limitare la ricerca con i criteri presenti nel menu "limits". Così va già meglio. Peccato che quasi tutto è in Inglese!! Magari fosse l'italiano la lingua mondiale ufficiale. L'Inglese lo conosco il giusto ed affrontare testi che utilizzano gerchi tecnici è una faticaccia. Poi non tutto è free... alcune pubblicazioni possono essere consultate solo a pagamento=ne siamo esclusi. Vabbè per prendere confidenza col tutto ci vorrà del tempo. Intanto continuerò ad asplorare il sito quando ne avrò bisogno per argomenti precisi, valutandone l'efficacia, cosa che in una navigazione random non è semplice. Vi consiglio di fare altrettanto.

Odio iscrivermi

   Vi riporto un quesito che ho posto al professore sul post circa  i social bookmarking. In attesa anche della sua risposta scrivete pure se avete consigli/pareri al riguardo.

Gentile professore, uno dei motivi per cui sono restio a servirmi di siti come quello suddetto è la necessità di iscriversi, con nome e password. Trovo la cosa odiosa perchè ormai sono talmente tanti i siti che richiedono tale procedura che dovremmo creare un’ agenda con tutti i nostri tantissimi nomi e password per ciascun sito cui ci siamo iscritti. Un'agenda non è molto affidabile. Purtroppo la memoria da sola non basta. Nè credo conveniente utilizzare, come fanno in molti, sempre i soliti per evidenti motivi di privacy e sicurezza: impegandoli anche in servizi personali di una certa diffusione e rilevanza quali facebook, sarebbe pericoloso se fossero trafugati.
Quali sono le sue strategie e accortezze in proposito?

venerdì 22 aprile 2011

Assignment 4: Social bookmarking

   Avere a diaposizione da qualunque postazione la lista dei propri "siti preferiti" non è niente male. Del fatto che sia di norma accessibile a tutti sono meno entusiasta, per motivi di privacy. Significherebbe rendere noti i propri interessi, preferenze, idee ... a tutta la comunità, e pertanto anche a chi potrebbe essere interessato a trarne in qualche modo profitto, ad esempio. Ma si può ovviare rendendo privato il tutto. Al contrario potrebbe essere curioso conoscere gli indirizzi che più utilizzano gli amici o altri personaggi  per scoprirne di nuovi e interressanti, sebbene ciò richiederrebbe un gran dispendio di tempo. Nel mio caso specifico non credo che mi avvalerò del servizio perchè i siti che mi servono e frequento più spesso sono pochi e si ricordano facilmente: wikipedia, youtube, il sito della facoltà, qualche dizionario ... Li tengo appuntati tra i preferiti sul portatile ( ho bandito il computer fisso per motivi di praticità ) giusto per evitare di digitarne il nome ogni volta. Ma se in futuro avrò bisogno, ora so come fare.

Assignment 3: Alcune riflessioni su luci e ombre di Internet.


   Sto leggendo l'articolo "Coltivare le connessioni" da cui ricavo un caotico groviglio di spunti, idee, dati, intuizioni, punti di vista. Le mie riflessioni più frequenti e controverse sono quelle riguardo il significato della RETE e le sue implicazioni.

   Internet è un mezzo di comunicazione ed interconnessione senza precedenti nella storia umana. Favorisce la creazione di una fittissima trama di intrecci a livello globale, in continua espansione. Rende possibile "l'evoluzione esponenziale"
  A questo proposito, le recenti rivolte accesesi sull'altra sponda del Mediterraneo suggeriscono l'importanza della rete anche come inarrestabile motore di libertà. Ai regimi odierni riesce molto più difficile calare una cortina di silenzio su tutto ciò che proviene dall’esterno, avere il controllo totale dell’informazione, come poteva avvenire quando esistevano solo stampa (e la limitata possibilità di far circolare ciclostilati clandestini), radio e televisione. Internet ha avuto un ruolo chiave nel far maturare ed esplodere la protesta,nel consentire che questa si potesse organizzare e nel diffondere  notizie ed immagini in tutto il mondo, accrescendo l’attenzione e la responsabilità dell’opinione pubblica.




   Ma Internet presenta anche risvolti negativi per altri versi. Poca prima lo ho definito motore di libertà. Ora ne propongo una visione opposta: una rete che imbriglia la società. Non è facile da spiegare. La paura è che si invertano le parti. Da internet prodotto ed espressione della società, per la società, ad una società prodotto e espressione di internet. Il passaggio è breve. Potremmo in futuro diventare schiavi di Internet che per quanto vasto, delocalizzato e globalizzato è pur sempre un universo virtuale senza regole, un regime informatico, una terra di tutti, nessuno o solo alcuni, ove vanno affermandosi schemi distorti e caotici, padroni e relativi dominii, interessi di ogni specie e comunque di enorme portata che spesso ci sfuggono. Talvolta si ha l'impressione di essere controllati dalla rete. Se la vita divenisse un qualcosa di ascritto alla rete ciò sarrebbe estremamente limitante, alienante. Guardate questo video ad esempio, che mi ha molto colpito. 

 

mercoledì 20 aprile 2011

Chiara ha troppe visualizzazioni

Compagni, uniamoci in questa giusta causa: superiamo il numero di visualizzazioni della Chiara!

sabato 16 aprile 2011

Assignment 2

Finalmente un pò di tempo per tornare a curare questa mia creazione.  In una pausa mentre ripasso anatomia per l'esame imminente mi dedico all'assignment 2. Creo il mio file di lavoro. Sapevo si potessero condividere documenti su internet ma non mi ero mai posto il problema del come farlo e confesso che non conoscevo affatto "google documenti" . Bene una nuova piccola scoperta! La familiarità con excel mi aiuta nel compito già abbastanza facile. Adesso cerchiamo di tenere il  diario aggiornato.